FAQ - le risposte alle domande più frequenti

Se avete altre domande scriveteci pure.

Quante volte ci è capitato, prima di salire in aereo, di chiederci se è sicuro e se andrà tutto bene. Succede sia a chi lo prende per la prima volta, sia al frequent-flyer. Ma questo timore ha ragione d’esistere o è solo una suggestione? Il tasso di sicurezza dell’Aviazione Generale nel mondo è invidiabile. Abbiamo un’accurata statistica americana, la quale ci dice che negli USA gli incidenti mortali nella nautica da diporto sono il doppio che nell’ Aviazione, sebbene quest’ultima trasporti oltre 196 milioni di passeggeri ogni anno. Contrariamente a quanto si pensi solo il 20% degli incidenti aeronautici è fatale: l’80% degli incidenti causano solo danni materiali a velivoli e cose e ferite di minore entità agli occupanti. Gli standard per i piloti sono molto ristretti. Ogni pilota, oltre a seguire corsi piuttosto completi, viene sottoposto a controlli regolari. Le scuole di volo, gli istruttori e tutto il mondo aeronautico si sottopongono a controlli di routine che vegliano, a volte anche troppo, sul loro addestramento. Le procedure aeronautiche inoltre non lasciano nulla al caso; è sufficiente rispettare le procedure previste per non incorrere in errori o dimenticanze.

Tutti i velivoli devono rispettare gli standard manutentivi stabiliti dall’ ente di controllo: vi sono ispezioni giornaliere, ogni 50 ore dei volo, ogni 100 ore di volo e/o su base annuale (la frequenza è stabilita in funzione del numero di ore volate da un aeromobile). A differenza dell’auto, che spesso si porta dal meccanico solo quando si riscontra un’anomalia, l’aereo viene sottoposto sistematicamente alla manutenzione e molti componenti vengono sostituiti a scadenze regolari anche se ancora in perfetto stato!

Un mezzo di trasporto che garantisca un tasso zero di incidenti deve ancora essere inventato, anche in automobile, barca, moto, persino andando in bicicletta o a piedi si può avere un incidente.

Tuttavia gli incidenti in aeroplano sono molto meno di quello che si pensa normalmente. Gli aeroplani hanno impianti ridondanti e i piloti sono addestrati a gestire anche le situazioni impreviste.

Un aeroplano è come un uccello che non sbatte le ali: i piccoli aeroplani possono planare molto bene. Un piccolo aeroplano che perde il motore a 3.000 metri può planare per circa 20 km. Non scordiamoci che lo “space shuttle” al rientro dallo spazio non è nulla più che un grosso aliante che atterra senza alcun aiuto di un motore.

In questa evenienza il pilota planerà dolcemente verso un qualsiasi campo idoneo all’atterraggio, la velocità prima di toccare terra è minima, in genere inferiore ai 100km/h: (in auto procediamo a velocità ben maggiori senza nemmeno farci caso!)

Avete un figlio giovane in famiglia? Avvicinatelo alla disciplina del volo..

Andando in aeroplano si impara a considerare la velocità come un variante di scarsa importanza nella conduzione di un volo. Fare qualche chilometro all’ora in più, piuttosto che in meno non è importante. Scegliere la propria quota in funzione del vento o una buona rotta lo è molto di più. Nel mondo dell’Aviazione Generale, non girano nè droga né alcool e non ci sono i “drammi del sabato sera”. Se un giovane la domenica vuole andare a volare, il sabato sera va a dormire! E’, anche grazie a tutto ciò, che il volo è considerato come “una grande scuola di vita”, responsabilizzando il giovane, abituandolo a valutare ogni situazione e a prendere delle decisioni nel giro di frazioni di secondo.

 

SI, VOLARE E’ SICURO. Lasciamo le nostre paure e timori a terra, nascono solo dai numerosi film che ci mostrano disastri aerei (non si capisce poi perché nei film l’aereo vibri sempre prima di cadere: la turbolenza è un fenomeno naturale e non c’entra nulla con i guasti!) e dal fatto che il volo è qualcosa di “inusuale” per il corpo umano.

Prendendo come riferimento i monomotori, che avendo un unico motore sono quelli che più sono svantaggiati in simili circostanze, gli aeroplani in avaria planano dolcemente, arrivando a toccare terra alla stessa velocità e rateo di discesa di un normalissimo atterraggio. Il pilota eseguirà una serie di controlli per tentare (nella maggior parte dei casi riuscendoci) di riavviare il motore. In caso negativo, stabilizzerà l’aereo ad una velocità specifica tale da effettuare una planata dolce e atterrerà nel campo più idoneo all’ atterraggio. Ricordiamoci che gli alianti non hanno motore

Tutti gli aerei sono sottoposti a rigorose manutenzioni periodiche e sono tutti sotto la vigilanza dell’ENAC (Enta nazionale aviazione civile). Il fatto di essere “piccoli”, inoltre, porta con sè un vantaggio: in caso di avaria nell’impianto di propulsione, si è più leggeri e ciò consente di planare molto più lentamente!

In aeronautica l’età ha un peso diverso rispetto, per esempio, al ben più familiare settore delle automobili e ora spieghiamo il motivo. Oltre ad essere costruiti con materiali più resistenti e pregiati, gli aeroplani sono soggetti, come più volte ribadito, a manutenzioni periodiche che spesso prevedono la sostituzione dei componenti indipendentemente dal loro stato di usura, anche se ancora in ottime condizioni. Questo significa che c’è un continuo ricambio di componenti, che fa si che l’aereo sia sempre aggiornato secondo le ultime disposizioni in termini di sicurezza ed affidabilità. E’ anche per questo che gli aeroplani si deprezzano meno velocemente delle auto e continuano a volare anche oltre 30 anni di servizio!